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Comune di Carpineto della Nora
Carpineto della Nora: informazioni turistiche
Piccolo comune di 710 abitanti, situato alle falde del monte Fiore, ad un'altitudine di 535 m s.l.m.. Il territorio è compreso nell'area del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. La zona di carpineto della Nora è nota anche come patria dei prelibati "arrosticini" (spiedinio di carne ovina), una delle specialità culinarie abruzzesi più famose al mondo.
STORIA; Le vicende del paese, del quale si hanno le prime notizie nel IX sec., dopo l'edificazione di S. Bartolomeo (962) da parte del conte di Penne Bernardo di Liuduno, sono legate a quelle del regno meridionale e dell'abbazia. Carpineto, assieme alla vicinissima Fara, è uno dei primi possessi del monastero benedettino; in più di una occasione, i signori del luogo cercano d'impadronirsi dei beni dei monaci, soprattutto di Carpineto, come testimoniato dallo stesso Chronicon di S. Bartolomeo di Carpineto.
Nel 1168 Carpineto della Nora contava 396 abitanti ed era feudo di Riccardo di Brittoli, per conto dell'abate di S. Bartolomeo.; Sempre nel XII secolo, Carpineto della Nora è interessata da un incendio, appiccato dolosamente degli uomini di uno dei signori della zona, che distrugge tutto l'abitato e comporta anche la morte atroce di un sacerdote nella chiesa di S. Agata (l'attuale chiesa di S. Carlo Borromeo), bruciato vivo nel tentativo di salvare gli ornamenti dell'edificio sacro.
Nel XV secolo è diffuso nella zona di Carpineto l'allevamento dei maiali: il 29 maggio 1447 alla Fiera di Lanciano si presenta un certo Domenico, che conduce con sé oltre 100 suini.; Alla fine del XVI secolo la zona di Carpineto della Nora, come quelle dei centri vicini di Brittoli, Villa Celiera e Civitella Casanova, è infestata dai briganti; nelle fonti storiche dell'epoca si trovano notizie di bande formate anche da 200 fuorilegge.
Sembra certo che i briganti potessero contare sull'appoggio delle masse popolari, tanto che per eliminare il problema della connivenza dei contadini si decise l'abbandono di tutti i villaggi con meno di 10 fuochi e il ritorno nelle terre murate, con conseguenze disastrose per l'agricoltura e la pastorizia, nonché causa della distruzione di una moltitudine di piccoli villaggi.; La popolazione di Carpineto della Nora nei secoli XVI - XVIII ha avuto un andamento altalenante: nel 1532 erano presenti 73 famiglie patriarchiali, divenute 92 nel 1545, 110 nel 1561, 109 nel 1595, 112 nel 1648, 40 nel 1669 e 70 nel 1732.; Nel XX secolo, il comune ha subito un costante processo di spopolamento: dai 1432 abitanti del 1903 si è passati ai 1400 del 1927, fino ai 902 del 1979 e agli attuali 752.;
DA VISITARE;
Carpineto ospita L'Abbazia di San Bartolomeo, uno dei monumenti più pregevoli e meglio conservati dell'arte medievale abruzzese cistercense. Un'antica leggenda vuole che, all'approssimarsi di un temporale, suonando la campana dell'abbazia, esso venga allontanato; tale risultato sarebbe la conseguenza del fatto che l'abbazia è stata benedetta da sette vescovi. Secondo alcune persone del paese, tale sistema sarebbe stato efficace e, anzi, lo sarebbe tutt'ora. Sempre secondo la leggenda, l'originaria altezza della torre dell'abbazia di San Bartolomeo sarebbe stata sei volte l'attuale; la torre avrebbe consentito di comunicare con Corvara e Pietranico, centri vicini a Carpineto.
Per costruire una struttura così grandiosa, sarebbero stati chiamati a Carpineto i "paladini" di Roma, persone grandissime, in grado di raggiungere la città eterna con un solo passo. La torre successivamente sarebbe crollata a causa di un terremoto, riducendosi all'altezza che ha ancora oggi.
Nei pressi di Carpineto della Nora si trova la Grotta del Mustaccio, raggiungibile solo a piedi percorrendo un sentiero accidentato. La grotta attualmente non è interamente visitabile, ma alcuni abitanti del luogo, che l'hanno ispezionata nel passato, affermano che essa è composta di tre ambienti, posti uno di seguito all'altro. Nell'ultimo, il più interno, vi sarebbe un muro con un mosaico. Secondo la leggenda, la grotta sarebbe servita da rifugio al terribile e famosissimo brigante Mustaccio; questi vi avrebbe nascosto ingenti tesori, frutto della sua attività. Nonostante tutti i tentativi fatti in passato per recuperare i tesori del baffuto malvivente, ancora nessuno è riuscito a trovarli.
Tratto da wikipedia
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