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Comune di Loreto Aprutino
Loreto Aprutino: informazioni turistiche
Panoramicamente disposto sopra un colle verdeggiante, Loreto Aprutino si presenta ancor oggi come città d'impianto schiettamente medievale, con strade parallele a vari livelli, raccordate da scalette trasversali, dal tipico andamento avvolgente che sale verso il nucleo originario, formatosi attorno a un castello è un'abbazia, costruita intorno al 1000 dai benedettini. Conobbe un decisivo rilancio politico nell'11º secolo con l'istituzione della contea per opera dei normanni. Dopo un periodo di stasi, nell'ottocento la vita del paese tornò a riempirsi di fermenti culturali e civili. Nacquero la biblioteca "Casamarte", il teatro e numerose altre istituzioni
; cominciò la moda del collezionismo privato, portato ai massimi livelli, nel secolo successivo, da Giacomo Acerbo con la creazione del museo delle ceramiche.
Piazza Garibaldi
Tradizionale luogo di incontro dei loro loretesi, sorto ai primi del novecento, è l'accesso alla città antica. Inoltrandosi per una delle strade "basse"del nucleo storico, si giunge al complesso dell'ex convento di San Francesco su via dei 1000. La Chiesa è una costruzione del 15º secolo con chiostro di fattura cinquecentesca che conserva tracce di affreschi seicenteschi. Con la soppressione dei beni ecclesiastici, l'annesso edificio conventuale divenne sede del municipio. Il complesso, che ha subito lesioni gravi soprattutto il campanile a seguito del sisma del 2009, ospita due importanti istituzioni museali: il museo etnografico della civiltà contadina, che espone la ricostruzione di interi ambienti domestici della tradizione popolare e una serie di oggetti della cultura rurale
; e l'Antiquarium Casamarte , che nei vani dell'ex refettorio raccoglie reperti archeologici dal paleolitico medio al periodo alto medioevale, rinvenuti nell'aria vestina, provenienti dalle collezioni Casamarte. I reperti di epoca romano-imperiale testimoniano che l'aria era sviluppata l'economia agricola basata sulla produzione di cereali, vino e olio. Di ritorno in piazza Garibaldi, avviandosi in salita per le tortuose e strette strade del borgo, al termine di una gradinata si raggiunge la chiesa badiale e matrice di San Pietro apostolo,rifacimento cinquecentesco di un edificio medioevale, introdotta da un portico coevo. Alle linee essenziali della corte rinascimentale si oppongono le volute e decori barocchi dell'interno, ha tre navate
; delle cappelle, alcune con affreschi e pavimenti in ceramica castellana , le più importanti sono quelle a sinistra, dedicati a San Tommaso d'Aquino e a San Zopito martire, il santo patrono onorato il lunedì di Pentecoste con una singolare processione cui partecipa un bue bianco addobbato e cavalcato da un bambino. Poco più in basso della chiesa badiale, in via acerbo, nella sede storica del museo Acerbo delle ceramiche di Castelli, allestito in una dipendenza del palazzo del barone Acerbo. La galleria espone le celebri collezioni di Giacomo Acerbo, oltre 600 pezzi di ceramica di Castelli, documentandosi alle più importanti famiglie operanti tra 500 e 800(Cappelletti,Grue, Gentile), sia maestri che ne derivano. Il pezzo più antico è un mattone del soffitto rinascimentale della chiesa di San Donato a castelli che raffigura un busto di donna. Molti i vasi barocchi da farmacia con stemmi di ordini religiosi e delle località di appartenenza. Girando attorno alla parte posteriore della badia di S. Pietro, si raggiunge via Cesare battisti. Il Museo dell'olio, insediato nel curioso edificio eclettico castelletto Amorotti (dovuto a Francesco Paolo Michetti), sede di un antico prestigioso frantoio, illustra l'evoluzione delle tecnologie nella lavorazione delle olive, attività che in quest'area rappresenta l'economia portante fin dall'epoca romana retrocessi dalla badia di S. Pietro, imbocca ora la strada nobile di Loreto Aprutino, via del Baio, che muove rettilinea e pianeggiante verso il castello Chiola, fiancheggiata dai palazzotti della nobiltà Loretana. Le prime notizie del fortilizio risalgono al 19º secolo, quando vi sostò Carlo II il Calvo, ma dopo ripetute trasformazioni si presenta nella veste ottocentesca di palazzo gentilizio. Ultima manomissione nel 1997, quando fu adibito ad albergo interessante il vasto cortile con cisterna, abbellito da numerose sculture e stemmi. Uscendo dalla cittadina, si può dedicare l'ultima sosta all'oleoteca regionale, che custodisce antichi impianti produttivi e raccoglie le produzioni regionali di oli di qualità
Chiesa di Santa Maria in piano
Poco fuori dall'abitato di Loreto Aprutino sorge questa importante Chiesa, già citata in un documento dell'ottavo secolo, che la attribuisce ai benedettini. L'assetto architettonico attuale risale al 1280, quando l'edificio fu ampliato e restaurato secondo lo stile borgognone, per poi essere rimaneggiato nel 1559. Lo il campanile medioevale nella parte inferiore, rinascimentale nella superiore. Il portale, ornato da iscrizioni, immette nell'aula interna ripartita da arconi a sesto acuto, con copertura a capriate a vista. Degli affreschi che rivestivano interamente l'unica navata, sono andati perduti quelli del lato sinistro. Quelli del lato destro-diversi per stile e tecnica-datano dal 14º al 16º secolo l'affresco più prezioso, in controfacciata, tratta il tema del giudizio particolare delle anime, secondo l'originale iconografia di Alberico da Settefrati. Il giudizio vero e proprio occupa il registro inferiore e presenta una curiosa rappresentazione in cui le anime nude compiono un accidentato percorso che conduce alla dannazione o alla salvezza
; il registro superiore raffigura Cristo entro la mandorla, tra la Madonna, angeli, santi e patriarchi.
Tratto da wikipedia
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diLoreto Aprutino
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Loreto Aprutino (Comune) -
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